Attilio Mastino
Presentazione del volume di Christine Hamdoune
Ad fines Africae Romanae
Les mondes tribaux dans les provinces maurétaniennes, Ausonius Éditions Scripta antiqua 111, (LabEx Archimède, Archéologie et histoire de la Méditerranée et de l’Égypte anciennes), Bordeaux 2018
Tunisi, 7 dicembre 2018
Cristine Hamdoune professoressa emerita all’Université Paul-Valéry di Montpellier 3 raccoglie in questo documentatissimo volume i risultati di una feconda attività di ricerca quasi trentennale iniziata sui MEFRA nel 1993 con l’articolo dedicato a Tolomeo e alla localizzazione delle tribù della Tingitana, momenti che in parte abbiamo condiviso già in occasione del nostro viaggio di studio nella Volubilis di Edemone vent’anni fa oppure in tante altre circostanze, come per il XIV convegno de L’Africa Romana svoltosi a Sassari nel 2000, dove ha sintetizzato il tema delle controverse relazioni tra la Mauretania occidentale e la Mauretania orientale; oppure per il XV congresso di Tozeur sui processi di acculturazione delle l’acculturation des “gentes”della Cesariense.
Per il XVI congresso di Rabat nel 2014 aveva messo a frutto il tema dei movimenti di popolazione nei carmina funerari africani. Sempre con la capacità di rielaborare la lezione dei suoi maestri come Jean-Marie Lassère (Ubique amici nel 2001) e mettendo a frutto i risultati delle indagini archeologiche condotte a Banasa, a Tingi, a Volubilis,in tanti altri luoghi delle Mauretanie.
Nel XIX Convegno ci aveva presentato il tema del potere all’interno dell’organizzazione tribalke in Cesariense partendo da Ammiano Marcellino, tema che aveva ripreso ad Alghero per il XX convegno nel 2013, attenta alle discontinuità e alle trasformazioni, all’alternarsi dei momenti di continuità e di rottura, all’organizzazione delle comunicazioni, alle tematiche militari, al peso della geografia nella storia, agli aspetti istituzionali delle gentes e dei gentiles, dal viaggio di Massimiano fino Vandali e poi all’apertura all’Islam, in un mondo articolato e complesso diviso in regni locali fortemente vitali.
Christine aveva affrontato il tema delle Nationes in rapporto allo spazio provinciale, ovviamente tenendo conto della relazione che un populus aveva nei confronti di un luogo geografico di origine: le popolazioni straniere, alleate o sottomesse a Roma (nationes exterae), spesso chiamate a far parte degli auxilia di cui al volume del 1999. Altre volte il termine natio era usato per indicare popoli ostili alla Res pubblica oppure etnie definite etnocentricamente “barbare e arretrate”, rispetto alla cultura di cui i Romani si ritenevano portatori primi.
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