Fermi i lavori al Museo Nazionale di Sassari
A leggere i cartelli del cantiere, i lavori per il “recupero, restauro, valorizzazione del Museo Sanna di Sassari” finanziati nel 2012 con un milione e mezzo di euro e affidati solo un anno fa all’impresa Herarestauri di San Leucio (dopo la rinuncia di un’impresa di Osilo) saranno conclusi solo nel maggio 2018. L’impressione per chi visita oggi l’area che si affaccia su Via Roma non è propriamente esaltante, con il cantiere chiuso in attesa delle ulteriori risorse necessarie per integrare gli impianti elettrico e di condizionamento, il giardino in pieno abbandono e le preziose basi inscritte provenienti da Turris Libisonis in travertino o in marmo collocate ormai definitivamente all’aperto su piattaforme in cemento.
C’è stato un tempo in cui Ercole Contu pubblicava un libro intitolato “Un museo per tutti” e veniva lodato nei congressi internazionali per l’attenzione dedicata al lapidario (vd. Giovanna Sotgiu, Lapidari in Sardegna, Bologna 1984). Da allora abbiamo visto con sgomento le lastre marmoree affisse alla parete su una rete sospesa precipitare a terra e restare per anni in restauro; soprattutto abbiamo visto trasformata la grande sala romana in una sorta di ottovolante, con un percorso per portatori di handicap non adeguato che creava nuove barriere architettoniche anche per i visitatori normodotati di un museo che amiamo e che vorremmo punto di riferimento per i turisti e per la comunità locale.
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