Attilio Mastino
Presentazione dei 6 numeri di Libya antiqua (2011-18),
Rivista annuale del Dipartimento delle antichità della Libia
(Annual of the Department of Antiquities of Libya)
Macerata, 26 novembre 2019
Cari amici,
presentare qui a Macerata grazie alla cortesia di Maria Antonietta Rizzo Di Vita e di Mustafa Turjman, questi splendidi sei numeri della serie di “Libya antiqua” significa innanzi tutto richiamare lontani rapporti che mi hanno legato a Lidio Gasperini, Gianfranco Paci, Silvia Maria Marengo, Antonino Di Vita, a tanti amici italiani, libici, stranieri. Tornare ad esempio a quelle luminose giornate di Tor Vergata e di Frascati nel lontano dicembre 1996 ed alle mie conclusioni al convegno su Cirene e la Cirenaica nell’antichità, dove avevano parlato tra gli altri Joyce Reynolds, Marc Mayer, Donald White, José María Blásquez, Patrizio Pensabene, Isabel Rodà, Nicola Bonacasa, André Laronde e Giovanni Geraci.
Mohamed Fadel Alì aveva presentato le straordinarie scoperte in corso nella necropoli di Giarabub, che grazie alle particolari condizioni climatiche, ci avevano conservato i corredi funerari e le testimonianze tessili del vestiario, con una policromia straordinaria e sorprendente (Intervento conclusivo, in Cirene e la Cirenaica nell’antichità, Atti del Convegno internazionale di studi, Roma-Frascati 18-21 dicembre 1996, a cura di L. Gasperini e S.M: Marengo, Edizioni TORED, Tivoli 2007, pp. 815-821). Allora non lo sapevamo, ma quello sarebbe uno degli ultimi incontri sull’archeologia cirenaica, 11 in tutto, dopo quello di Roma del novembre 1987 presso l’Accademia Nazionale dei Lincei (1990), quello di Urbino del luglio 1988, quello libico sul silfio del 1989, quello di Cambridge del 1993 e quello di Macerata del maggio 1995. Una serie davvero fortunata e ricca di risultati, conclusa ancora ad Urbino per il cinquantenario nel 2006 con l’XI incontro (Cirene Atene d’Africa) organizzato da Mario Luni, pubblicato sulle Monografie di archeologia Libica, ricordando Gaspare Oliverio, Giacomo Caputo, Gennaro Pesce, Sandro Stucchi, con negli anni successivi i bei volumi per il centenario di scavi a Cirene.
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