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Ricordo di Mario Da Passano

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Attilio Mastino

Ricordo di Mario Da Passano

20 Ottobre  2010

Più che come Rettore vorrei parlare oggi come amico di Mario Da Passano, innanzitutto ringraziando i colleghi della Facoltà di Scienze Politiche per aver voluto intestare al loro ex Preside questa aula consiliare.

Sono passati 5 anni da quel 23 aprile 2005 in cui come un fulmine a ciel sereno ci raggiunse la notizia della scomparsa di Mario, il dolore di Andrea e di Maria Grazia, dei colleghi a iniziare da Manlio Brigaglia, degli allievi che amava, Franca Mele, Daniela Fozzi e tanti altri.

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Intervento del Rettore all’Assemblea per la riforma regionale del Consiglio Regionale della Sardegna

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Intervento del Rettore all’Assemblea per la riforma regionale del Consiglio Regionale della Sardegna.

05 ottobre 2010

In allegato l’intervento tenuto in data odierna dal Rettore Attilio Mastino, anche a nome del Rettore dell’Università di Cagliari Giovanni Melis, all’Assemblea per la riforma regionale del Consiglio Regionale della Sardegna.

Intervento del Rettore alla Conferenza Regionale per la Ricerca e l’Innovazione

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ATTILIO MASTINO

Rettore Università degli Studi di Sassari

Porto il cordialissimo saluto dei colleghi, dei professori, dei ricercatori, del personale della Università di Sassari, a questa Conferenza regionale per la ricerca e la innovazione voluta dall’assessore Giorgio La Spisa, appassionato e sensibile animatore di queste due giornate. Due giornate che si sono incentrate intorno al tema del capitale umano, della formazione dei giovani, dei giovani ricercatori, della innovazione in Sardegna e nel Mezzogiorno: un evento, un fatto nuovo, una manifestazione che testimonia la complessità dei problemi, delle questioni che noi abbiamo di fronte e con le quali giorno per giorno dobbiamo confrontarci, al di là veramente degli schemi astratti.

Sono rientrato ieri da Bologna dove si è svolta la cerimonia in occasione del 22°  anniversario della Magna Carta Universitatum, il Rettore Dionigi celebrava la solenne dichiarazione dei rettori europei scritta in latino 22 anni fa, nel 1988: questa dichiarazione indicava tra i principia e tra i fundamenta dell’universitas, i pilastri dell’universitas, della università pubblica, e non solo, la ricerca scientifica, intesa con linguaggio ciceroniano di scientiae pervestigatio che è posta accanto e strettamente congiunta con la docendi ratio, con la formazione, la didattica.

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PIERO MELONI: UN GIGANTE DELLA STORIA ANTICA

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PIERO MELONI: UN GIGANTE DELLA STORIA ANTICA
Ricordo pubblicato su L’Unione Sarda del 5 agosto 2010

Ore 8: nella grande aula  al pianterreno della nuova Facoltà di Lettere e Filosofia e Magistero, nella spianata di Sa Duchessa, a Cagliari c’è silenzio. Sulle sedie, disposte ad emiciclo, come in un teatro antico, un numero immenso di studenti.

E’ l’ora della lezione del Professor Meloni, seguita per decenni da tante generazioni di studenti, attratti dal rigore filologico e dalla lucida capacità di analisi di ogni documento atto a ricostruire la storia antica.

Agli esami il Professore verificava con attitudine critica la preparazione raggiunta da ogni studente e se imponeva agli impreparati di ripetere più e più volte il “suo” esame di storia romana (e agli inizi anche di storia greca) riservava ai migliori il giudizio positivo massimo, conscio di aver adempiuto alla missione di ogni Docente, di ricerca scientifica e di didattica, per tramandare il mandato ricevuto dal suo maestro, Raimondo Bachisio Motzo, primo cattedratico di Storia antica nella rinata facoltà di Lettere dell’ ateneo cagliaritano.

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Isole – Intervento di Attilio Mastino a Carloforte – Tavola rotonda con Umberto Eco – 26 giugno 2010

Locandina
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ISOLE

di Attilio Mastino

LocandinaL’ AMBIVALENZA DELLE ISOLE

Le isole godono nel pensiero antico di una  profonda ambivalenza: da un lato esse rappresentano un ‘punto di passaggio’ lungo le rotte mediterranee, dall’ altro, per la loro stessa natura, sono luoghi ‘remoti’ e ‘isolati’, e, in quanto tali, possono trasformarsi in luoghi utopici.

Il grande storico delle “Annales” Lucien Febvre assunse paradigmaticamente la Sicilia e la Sardegna come espressione rispettiva dell’ «île carrefour» e dell’ «île conservatoire».

Al di là dello schematismo febvriano non c’è dubbio che la Sicilia partecipi di un maggiore dinamismo culturale ed economico rispetto alla Sardegna in tutte le fasi della storia.

Ma in effetti alla Sardegna era  stato concesso il primato  nel “canone delle isole” del Mediterraneo, sulla base non della superficie (non calcolabile nell’ età arcaica), ma per il suo maggiore effettivo sviluppo costiero rispetto alla Sicilia.

Questo canone, formatosi  entro il V secolo a.C. , ma presumibilmente già dal secolo precedente, è derivato  dal periplo di ciascuna isola, unico strumento  in possesso degli Antichi, per determinare, seppure approssimativamente, l’estensione delle isole.

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Sardegna e Mediterraneo tra Medioevo ed Età Moderna

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Sardegna e Mediterraneo tra Medioevo ed Età Moderna.
Studi in onore di  Francesco Cesare Casula
a cura di Maria Giuseppina Meloni e Olivetta Schena
Intervento di Attilio Mastino
(con il contributo di Franco G.R. Campus)

Cari amici,

torno con emozione in questa Aula Magna rinnovata, tra tante persone che mi sono care, in questa Aula Magna nella quale mi sono lauereato quasi 40 anni fa. Debbo a Giovanni Melis, a Maria Giuseppina Meloni, a Olivetta Schena, a Luca Codignola Bo il piacere di presentare oggi a Cagliari questo volume intitolato Sardegna e Mediterraneo tra Medioevo ed Età Moderna edito dall’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea del Consiglio Nazionale delle ricerche offerto a Franceco Cesare Casula da allievi e colleghi.

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28. Conclusioni.

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Affronterò il confronto elettorale in modo leale ed aperto, serrato sui programmi, senza polemiche con gli altri candidati (che non considero avversari ma concorrenti che stimo), perché l’Ateneo non deve essere trasformato in un campo di battaglia: i candidati devono lavorare per presentare i propri programmi e le loro specificità, non per travisare le intenzioni altrui con un processo alle intenzioni, se ci si limita ad un confronto miope sulle persone, costruendo una vituperatio un poco caricaturale, che poi finisce per diventare un boomerang.

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27. Infrastrutturazione e gestione del patrimonio edilizio.

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Molto è stato fatto negli ultimi anni per le strutture edilizie, per le infrastrutture, i laboratori, le tecnologie. Occorre ora completare tutto ciò che è rimasto incompiuto e vigilare sul collaudo dei lavori effettuati per evitare che alcune opere non funzionino; soprattutto concentrarsi sulla manutenzione e sulla gestione.

Intendo muovermi a valle del piano complessivo di gestione e di sviluppo edilizio approvato dal Senato e dal Consiglio di Amministrazione, che richiamo in questa sede solo per sommi capi e che andrà debitamente aggiornato, rispondendo oltretutto all’obbligo di legge di inserire gli interventi all’interno di un documento di programmazione triennale, per definire le opere da proporre per accedere a finanziamenti pubblici.

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26. Informatica.

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L’informatica e le nuove tecnologie (microelettronica, fisica, nanotecnologie) sono ormai sempre più uno strumento fondamentale con il quale è possibile affrontare sfide significative anche in altri settori disciplinari.

Il nostro Ateneo dovrebbe fare una seria riflessione sull’argomento, decidendo quali siano le strade più adeguate per colmare un evidente gap storico, che potrebbe diventare cronico nei prossimi anni.

Una strada ragionevole è quella di puntare inizialmente sulle competenze già esistenti, a condizione che le stesse abbiano livello di eccellenza e possano generare a breve ulteriore ricchezza culturale.

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