VI Conferenza sulla lingua sarda
Intervento di Attilio Mastino
Alghero, 10 dicembre 2011
Cari amici,
la contestazione che si è sviluppata dopo l’ultima relazione che ha riproposto la posizione della commissione per la lingua sarda dell’Università di Sassari non può che testimoniare la vivacità di un incontro, quello di oggi, che può veramente rappresentare una svolta, soprattutto costituisce una speranza per tutti noi.
Volevo per un attimo portarvi a Bosa, al carnevale del febbraio 1902, quando il fratello di mia nonna, il poeta sardo Giovanni Nurchi aveva rappresentato i problemi della città con la famosa Lamentazione di Geremia (>): in quell’occasione solenne il poeta era stato infastidito a lungo da un cittadino petulante ed invadente, al quale aveva risposto ironicamente: .
Credo che oggi tutti dobbiamo fare la nostra parte, cogliendo un’occasione storica, un’opportunità, un momento alto di riflessione e di incontro che lega i docenti dell’Università e della Scuola agli operatori degli sportelli linguistici, ai rappresentanti dei Comitati linguistici e dei premi letterari, ai membri dell’Osservatorio regionale, alla classe politica.