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Nota del Rettore sulla situazione finanziaria dell’Ateneo.

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Nota del Rettore sulla situazione finanziaria dell’Ateneo
Sassari, 8 luglio 2013

A tutto il personale
dell’Università degli studi di SASSARI

Cari amici,

l’approvazione del bilancio consuntivo 2012 da parte del Consiglio di Amministrazione, avvenuta nei giorni scorsi, ha fornito una prima conferma del successo conseguito nel reperire nuove risorse, pur nel quadro di una generale difficoltà degli Atenei italiani sul piano economico e finanziario. Il Collegio dei Revisori ha apprezzato l’impegno con il quale si è proceduto a dare adempimento al nuovo sistema con l’introduzione del bilancio unico di Ateneo e la contabilità economico-patrimoniale, mentre si sta rapidamente portando avanti la ricognizione patrimoniale.

In sintesi, nell’anno appena trascorso si sono registrate entrate per 187 milioni, superiori di quasi il 10% all’esercizio precedente, nonostante la riduzione della contribuzione studentesca e del Fondo di funzionamento ordinario (passato negli ultimi anni da 83 a 71 milioni); uscite in diminuzione rispetto all’anno precedente (172 milioni a fronte di 181milioni circa), soprattutto per un contenimento degli oneri per il personale docente, ricercatore e tecnico amministrativo. Riaccertati i residui attivi e passivi, il risultato finale di esercizio è un avanzo di amministrazione pari a ben 103 milioni di euro, in gran parte vincolato.

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Presentazione della mostra antologica “Sentimenti e colori d’oriente”

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Attilio Mastino
Presentazione della mostra antologica
Sentimenti e colori d’oriente di Leokdia Sas Buffoni
Sassari, 14 giugno 2013

Attraverso le opere di Leokadia Sas Buffoni riscopriamo oggi sentimenti e colori d’oriente, con i profumi, i sapori, le sensazioni di un mondo lontano che amiamo soprattutto per il mistero. Complessivamente questi 25 pezzi (un paravento, 6 rotoli, molte altre opere su carta di riso e in seta) ci presentano una visione della vita che è innanzi tutto fondata sulla serenità, sull’equilibrio, sulla pace: il primo pannello contiene un richiamo ai principi della filosofia Tao, che ci rimanda al vecchio maestro Lao Tzou e al VI secolo a.C., per i quale la via per comprendere il sistema del Taoismo passa su un’armonia del mondo fondata su tre diverse prospettive, che incanalano desideri e risonanze, l’universo, la terra, l’uomo.

L’universo con questo cielo straordinario che sovrasta ogni cosa con le nubi, con le nebbie ma anche con i colori delle stagioni; i fiori come i narcisi della primavera o i crisantemi colorati dell’autunno, e poi i paesaggi orientali, le lagune incantate, i dirupi, le colline, gli alberi, l’ambiente naturale ma anche il paesaggio trasformato dall’uomo con i ponticelli per attraversare con eleganza gli specchi d’acqua, le case, gli spazi sempre misurati attraverso la figura umana. Non c’è paesaggio che non sia dimensionato all’uomo protagonista, perché l’uomo è la misura di tutte le cose, anche dell’universo e della terra, è il punto di riferimento costante per la pittrice così come per il filosofo.

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Isole e arcipelaghi. Apertura del Symposium RETI I mari delle isole

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Attilio Mastino
Isole e arcipelaghi
Apertura del Symposium RETI

I mari delle isole
Réseau d’excellence des territoires insulaires
Alghero, Porto Conte Ricerche, 20 giugno 2013

Cari amici,

è con emozione e vivo interesse che a nome dell’Università di Sassari accogliamo a Porto Conte il Réseau d’excellence des territoires insulaires in occasione dell’assemblea generale e del Symposium I mari delle isole.

Saranno rappresentate 26 università insulari di tutto il mondo, dal Mediterraneo alle isole oceaniche, per una riflessione non convenzionale sul tema dell’insularità, con i suoi svantaggi specifici ma anche con le sue potenzialità e con la sua profondità identitaria sul piano storico, archeologico, geografico, ambientale, naturalisticop, marino.

Vogliamo cogliere questa occasione per stimolare lo sviluppo di rapporti di collaborazione fra le istituzioni universitarie coinvolte, partenariati Erasmus, scambi scientifici e formativi.

L’Università di Sassari ha recentemente celebrato l’anniversario dei 450 anni dalla nascita del Collegio Gesuitico e si è andata organizzando a seguito della riforma in 13 dipartimenti.

In quest’area di ricerca di Porto Conte a Tramariglio lavorano ogni giorno i nostri colleghi di alcuni Centri di ricerca e di alcuni Dipartimenti scientifici.

All’inizio del mio mandato ho partecipato all’Assemblea generale RETI svoltasi a Corte, ma lasciatemi dire che il lavoro fatto da RETI, in particolare da Antoine Aiello e ora da Paul-Marie Romani in questi anni è stato sempre più significativo e coinvolgente.

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Saluto a Giovanni Palmieri

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Intervento del prof. Attilio Mastino
Chiesa di San Paolo, Sassari, 8 giugno 2013
Saluto a Giovanni Palmieri

Per volontà dell’Arcivescovo e della famiglia, ho l’onore di intervenire a nome dei colleghi, del personale e degli studenti dell’Università di Sassari per accogliere con emozione e con affetto vero il nostro Rettore emerito Giovanni Palmieri che ci lascia per sempre. Il coro ICNVSS lo ha salutato all’ingresso con il Gaudeamus igitur, che spesso cantava a squarciagola per farci sorridere.

Sentiamo il senso di una perdita irreparabile, di un distacco doloroso, ma anche la gratitudine per quanto ha fatto per la sua Università e per la Sardegna e  poi per ciascuno di noi, per me personalmente fino agli ultimi giorni.

Due mesi fa aveva svolto per un gruppo di amici una sorta di stranissima conferenza sulla sua malattia, ricordando a memoria – come era solito – tutte le date, tutte le fasi di una lotta che ha combattuto a viso aperto, a Sassari ma anche in altri ospedali, considerandosi un fortunato per aver strappato un anno e mezzo di vita al suo male, parlando di sé come al passato e come guardando la sua vicenda a distanza, a mente fredda, quasi con gioia pur sapendo che presto sarebbe tutto finito. Intanto era riuscito a vivere, a viaggiare, a incontrare gli amici e le persone care,  a conoscere altre cose, a togliersi curiosità e desideri profondi.

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Visita del Ministro Francesco Profumo all’Università di Sassari.

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Intervento del Rettore prof. Attilio Mastino
Visita del Ministro Francesco Profumo all’Università di Sassari
Sassari, 15 aprile 2013

Signor Ministro,

l’accogliamo con emozione e simpatia in questa aula magna, a pochi mesi dalla conclusione delle celebrazioni per i 450 anni dalla nascita del Collegio Gesuitico che si sono svolte tra l’altro con la visita del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e del Presidente della Camera allora in carica Gianfranco Fini.

Ai sentimenti della comunità accademica si unisce la mia personale gratitudine per il sostegno ricevuto a fine anno, in un momento difficile del mio mandato, quando le prospettai per le vie brevi la fatica quotidiana di un rettore impegnato in una politica di sviluppo e di modernizzazione del proprio Ateneo ma condizionato dalla drastica riduzione delle risorse. Grazie al Conservatorio per averci aiutato ad organizzare questo incontro.

Ci legavano, del resto, cordiali rapporti sviluppatisi nella Conferenza dei Rettori e rinsaldatisi in più occasioni già a partire dalla sensibile e proficua collaborazione assicurataci con la partecipazione del Politecnico di Torino al nostro incontro sulle energie rinnovabili di due anni fa, proposte dal Prof. Giuseppe Menga che penso Le sia caro.

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Stimoli e delusioni nel post-Concilio. Facoltà Teologica della Sardegna.

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Stimoli e delusioni nel post-Concilio
Facoltà Teologica della Sardegna
Intervento del prof. Attilio Mastino
Sassari, 12 aprile 2013

Cari amici,

cinquanta anni fa, l’11 ottobre 1962 all’immediata vigilia della crisi per i missili sovietici a Cuba, con il discorso Gaudet Mater Ecclesia Giovanni XXIII apriva a Roma il XXI Concilio Ecumenico, il Vaticano II, l’evento più notevole della chiesa del secolo scorso, quasi un vessillo innalzato tra le nazioni, un evento di profezia e di resurrezione: il Papa chiedeva che la Chiesa  riprendesse a parlare con il mondo, anziché arroccarsi su posizioni difensive e interpretasse positivamente i “segni dei tempi”, riprendendo la polemica di Cristo con Farisei e Sadducei riferita da Matteo 16,3: <<Quando si fa sera, voi dite: “Bel tempo, perché il cielo rosseggia!” e la mattina dite: “Oggi tempesta, perché il cielo rosseggia cupo!” L’aspetto del cielo lo sapete dunque discernere, e i segni dei tempi non riuscite a discernerli?>>. Nella stessa serata, forse ispirandosi proprio al vangelo di Matteo, Giovanni XXIII improvvisava quel discorso della luna che ci è rimasto nel cuore e che rende bene l’offerta di amore al mondo che stava dietro la convocazione del Concilio.

Temi che Paolo VI nel suo primo radiomessaggio del 22 giugno 1963 avrebbe poi interpretato a suo modo, ponendo tra i principali obiettivi del Concilio il rinnovamento della chiesa cattolica e il dialogo della Chiesa con il mondo contemporaneo. Pochi mesi dopo, il 22 novembre successivo sarebbe stato ucciso a Dallas il Presidente Kennedy.

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Convegno Sardegna e Tunisia: un patrimonio comune verso uno sviluppo condiviso.

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Attilio Mastino
Le relazioni storiche della Sardegna con la Tunisia
Convegno Sardegna e Tunisia: un patrimonio comune verso uno sviluppo condiviso
Cagliari, 12 aprile 2013

La riflessione  sulle relazioni storiche tra Africa e Sardegna in età antica in questi ultimi trenta anni è stata quanto mai estesa e ricca di risultati: i convegni internazionali di studi su «L’Africa Romana», promossi annualmente a partire dal 1983 dal Centro di studi interdisciplinari sulle province romane dell’Università di Sassari anche a Tunisi, Cartagine, Djerba e Tozeur, hanno consentito di mettere a confronto le esperienze di archeologi, storici, epigrafisti, al fine di individuare gli apporti regionali e nazionali al complesso fenomeno della romanizzazione e insieme di mettere a fuoco le relazioni tra le diverse province mediterranee. Abbiamo affrontato il rapporto tra centro e periferia per valorizzare gli apporti specifici delle diverse province, per indicare, sul piano culturale, artistico, religioso, linguistico, le articolazioni locali ed il contributo delle singole aree.

Andando oltre la storia di Roma, che privilegia una concezione unitaria, abbiamo affrontato il tema delle persistenze indigene e del contributo che le differenti realtà nazionali e locali hanno dato al processo di romanizzazione. In questo senso lo studio della storia delle provincie africane può diventare un indispensabile complemento della Storia Romana tradizionale vista esclusivamente sotto il profilo istituzionale ed organizzativo ed intesa come ricostruzione di quella corrente che provocò un processo di livellamento che introdusse anche sul piano culturale e sociale unitari elementi romani.

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Intervento al Seminario internazionale sull’Osservatorio dei saperi locali mediterranei.

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Attilio Mastino
Intervento al Seminario internazionale sull’Osservatorio dei saperi locali mediterranei
Castelsardo, 8 aprile 2013

Cari Amici,

rivedo oggi con piacere in questa splendida nuova sede della Biblioteca Castellana alcuni colleghi che mi sono molto cari, a iniziare da Abdelkader Sid Ahmed.

E’ passato poco più di un anno da quando, tra il 22 e il 25 marzo 2012,  il Ministère de l’Agriculture et du Développement  Rural della Repubblica Democratica dell’Algeria, con il partenariato della Conférence Permanente des Villes Historiques de la Méditerranée, il Centre National de Recherches Préhistoriques, Anthropologiques et Historiques (CNRPAH), la Fondation Hans Seidel, le réseau euro-méditerranéen  Strademed et l’lnstitut Maghreb-Europe de l’Université di Paris ha riunito tanti di noi nell’oasi di Boussaâda  per il colloquio internazionale su « Les villes historiques de la Méditerranée et leurs territoires. Le cas des zones steppiques et des espaces oasiens : quelle stratégie de dévetoppement durable, rural et local ? ».

Purtroppo gli impegni del Rettorato non mi avevano consentito, come avrei voluto, di partecipare al colloquio algerino, dopo avere assicurato la mia presenza agli altri appuntamenti del nostro Colloquio mediterraneo, che abbraccia i tre continenti che rinserrano il Mare di tutti, il lago su cui noi popoli mediterranei siamo stanziati come rane, secondo l’immagine platonica.

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Pasqua dell’Università.

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Intervento del prof. Attilio Mastino
Pasqua dell’Università
Sassari, 26 marzo 2013

Cari amici,

quest’anno la Pasqua cade in un momento di profonda crisi per il Paese e per la Sardegna,  colpite dai licenziamenti come quelli annunciati a porto Torres per EON, ultimo episodio di un rosario di notizie che testimoniano il declino del sogno industriale, iniziato con la rottamazione degli impianti della Vinyls, quando tanti giovani cassintegrati ci sono stati strappati dopo anni di lotta disperata. Ho sempre negli occhi l’immagine di Padre Paolo che accoglie gli operai.  Colgo l’occasione per augurare Buona Pasqua anche a loro, ai nostri studenti, ai nostri colleghi, agli amici dell’Istituto di Scienze Religiose, perché tutti possiamo essere in grado di leggere con speranza i segni dei tempi nuovi che passano anche attraverso il forte rinnovamento della Chiesa, che riscopre valori profondi e una dimensione veramente universale, con l’arrivo di un grande Papa, Francesco.

Assieme alla Facoltà Teologica della Sardegna celebreremo a breve in questa aula magna i cinquanta anni che sono trascorsi dal Concilio Ecumenico Vaticano II, aperto l’11 ottobre 1962 con il discorso Gaudet Mater Ecclesia di Giovanni XXIII. Il Concilio fu l’evento più notevole della chiesa del secolo scorso, quasi un vessillo innalzato tra le nazioni, un evento di profezia e di resurrezione: il Papa chiedeva che la Chiesa  riprendesse a parlare con il mondo, anziché arroccarsi su posizioni difensive e interpretasse positivamente i “segni dei tempi”, riprendendo la polemica di Cristo con Farisei e Sadducei riferita da Matteo:

<<Quando si fa sera, voi dite: “Bel tempo, perché il cielo rosseggia!” e la mattina dite: “Oggi tempesta, perché il cielo rosseggia cupo!” L’aspetto del cielo lo sapete dunque discernere, e i segni dei tempi non riuscite a discernerli?>>.

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Incontro su: Un anno di coltivazione del cardo: i primi risultati.

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Saluto del Rettore dell’Università di Sassari Attilio Mastino.
Incontro su  Un anno di coltivazione del cardo: i primi risultati.
Sassari, 17 marzo 2013

Cari amici,

sono qui innanzi tutto per portare il saluto dell’Università di Sassari per questa giornata di riflessione con i rappresentanti sindacali e dell’agricoltura sarda, con uno sguardo rivolto innanzi tutto agli operai di E.ON, impegnati nella difesa del proprio posto di lavoro.

Dieci anni fa Porto Torres è stato dichiarato dal Ministero dell’Ambiente il 7 febbraio 2003 Sito di interesse nazionale. Lo Stato ha riconosciuto le violenze subite dall’ambiente nel Golfo dell’Asinara: il tema del risanamento e delle bonifiche è diventato un grande problema nazionale.

Più di recente l’Accordo di programma definisce il quadro per l’avvio delle operazioni di bonifica, soprattutto in relazione alle falde ed alle aree inquinate.

Davanti a noi c’è una nuova fase di impegno comune per investimento nel settore chimico nel rispetto dell’ambiente: occorre garantire un rapporto equilibrato tra rispetto dell’ambiente e investimenti produttivi.

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