Introduzione
È per me un piacere e un onore presentare questo LXXXVI volume di “Epigraphica, periodico internazionale di Epigrafia” fondato da Aristide Calderini, con il sottotitolo iniziale di “Rivista italiana di Epigrafia”, dopo il congresso di Amsterdam (il primo Congresso epigrafico internazionale) in quel terribile 1938, editore Ceschina di Milano. Questo volume, datato al giugno 2024 viene pubblicato per la prima volta dal prestigioso Editore L’ERMA di Bretschneider di Roma, una nostra vecchia e apprezzata conoscenza. A partire dalla prima registrazione del 15 marzo 1974 nr. 586, la proprietà era stata assunta dai Fratelli Lega in data 27 ottobre 1999, due anni dopo Mirta Tanesini era diventata rappresentante legale. Era stata Angela Donati a chiamarmi a dirigere con lei dal 2010 la rivista assieme a Maria Bollini; otto anni dopo sono subentrato come direttore, all’indomani della sua scomparsa avvenuta il 13 ottobre 2018, anche per volontà dell’Editore F.lli Lega e della Famiglia: e ciò dal numero LXXXI, con registrazione al Tribunale di Ravenna del I luglio 2019, con l’aiuto di Maria Bollini. Quando il proprietario Fratelli Lega ha ceduto la proprietà della testata con generosità e amicizia, si è arrivati a chiedere la cancellazione dal Registro Stampa del Tribunale di Ravenna in data 22 marzo 2022; dal giorno successivo con provvedimento nr. 797/2022 (Registro Stampa nr. 1/2022) la rivista è stata registrata presso il Tribunale di Sassari; l’editore Carocci ha curato la pubblicazione dei numeri LXXXIV e LXXXV, 2022-23 e di alcuni numeri della collana:
49. C. Cenati, Miles in urbe. Identità e autorappresentazione nelle iscrizioni dei soldati di origine danubiana e balcanica a Roma, Carocci 2022.
50. E. Ortiz de Urbina, Agrupaciones cívicas, intracívicas y no cívicas en Hispania citerior altomperiale, Carocci Editore, Roma 2024.
51. F. Cenerini, E. Filippini, M. Mongardi, D. Rigato (cur.), L’iscrizione come strumento di integrazione culturale nella società romana, Bertinoro 28-30 ottobre 2021, Colloqui Borghesi, studi in ricordo di Angela Donati, Carocci Editore, Roma 2023.
52. S. Aounallah, F. Hurlet, P. Ruggeri (cur.), L’Africa antica dall’età repubblicana ai Giulio-Claudii (L’Africa Romana XXII), Carocci Editore, Roma 2024.
Cambia ora il proprietario, il rappresentante legale, l’Editore, la Tipografia, ma “Epigraphica” mantiene pienamente tutte le caratteristiche di internazionalità, di scientificità, di un approccio volto allo studio delle iscrizioni latine e greche e alla problematica dell’epigrafia antica: il nostro comune proposito è quello di procedere ad un ampio rinnovamento e ad un rilancio della Rivista e della Collana “Epigrafia e Antichità”, ritrovando un patto di collaborazione tra le Università di Bologna, di Sassari, di tante altre Scuole e di tante altre realtà del mondo che viviamo, con un profondo rinnovamento del Comitato scientifico e del Comitato di redazione, anche per rispondere al nuovo “Regolamento sui criteri di classificazione delle Riviste ai fini dell’Abilitazione Scientifica Nazionale,” pur esaltando ulteriormente la dimensione internazionale della rivista. Antonio M. Corda e Paola Ruggeri sono i nuovi vice direttori.
Voglio rinnovare il più vivo apprezzamento per l’azione svolta per cinquanta anni, dai nostri Editori Fratelli Lega (in particolare negli ultimi tempi da Vittorio Lega) e per due anni da Carocci, per assicurare la regolare uscita di Epigraphica, con questi volumi pieni di novità e di sorprese; gli ultimi numeri della rivista sono sotto gli occhi di tutti, con un prestigio scientifico e un orizzonte che desideriamo ancora allargare, facendo tutti gli sforzi possibili per mantenere standard qualitativi alti, soprattutto per proseguire un servizio a favore degli specialisti più determinati ad indagare il mondo antico con un approccio originale e non convenzionale, con la capacità di entrare in sintonia con realtà tanto complesse, col desiderio di applicare la critica testuale a documenti talora frammentari, ma che hanno il vantaggio di collegarci al passato senza intermediazioni, con tante prospettive inattese, formulando mille domande alle quali non sempre è possibile dare delle risposte certe. Il nuovo Editore L’ERMA di Bretschneider, al quale siamo davvero grati, preannuncia una profonda riorganizzazione della Rivista e della Collana d’intesa con la proprietà a iniziare da questo 86° volume della rivista e dal 53° volume della collana “Epigrafia e antichità”. Negli ultimi mesi sono stati resi accessibili gratuitamente al pubblico dei lettori in PDF sul sito https://www.epigraphica.it/volumi/ tutti i numeri della rivista “Epigraphica” fino al numero LXXXIII, 2021: un grande sforzo organizzativo che è stato possibile grazie alla redazione e agli Editori.
Lasciatemi però ricordare ancora una volta il debito che abbiamo contratto nei confronti di Giancarlo Susini e Angela Donati, la loro passione, la loro generosità, la loro disponibilità senza uguali, il magistero del loro insegnamento, la loro amicizia, che in qualche modo continua con le famiglie e gli allievi. Pensiamo che entrambi avrebbero gioito con noi per l’uscita di questo 86° volume di Epigraphica che arriva ad oltre 500 pagine con gli interventi di oltre 50 autori provenienti da tanti paesi diversi. In 40 articoli, 7 schede e notizie, alcune recensioni, le consuete Nouvelles Aiegl firmate dalla Presidente Silvia Orlandi e dalla Segretaria Generale Camilla Campedelli.
Vorremmo dire grazie agli autori, ai membri del Comitato scientifico e del Comitato di redazione, ai tanti revisori anonimi; insieme esprimere l’ammirazione per le molte imprese scientifiche di Università, Soprintendenze, Centri di ricerca, Deputazioni di storia patria, istituzioni che hanno preceduto e reso possibili questi interventi in Italia ma in tutto il Mediterraneo, fino all’Africa, alla Turchia, al Portogallo, dall’età repubblicana fino al tardo impero: la storia degli studi a partire dal ’500, scavi, indagini in depositi, archivi, musei come il Museo Lapidario Maffeiano o il Museo di Alessandria o il Museo di Efeso, collezioni private, biblioteche, attentissime verifiche filologiche ed epigrafiche, fondate su un metodo che condividiamo tutti, quello dell’autopsia dei documenti spesso dispersi, della ricerca dei testi collocati in collezioni o come le iscrizioni rupestri incatenate ad un territorio, ad un paesaggio e ad un ambiente; con l’utilizzo delle nuove tecnologie, anche per lo studio dell’instrumentum; riaffermiamo la responsabilità dei singoli studiosi nello stabilire il testo, nel colmare le lacune, nel proporre confronti, con una maggiore o minore capacità di collegare spunti, idee, prospettive di ricerca. Sentiamo tutti la necessità di avere più rispetto per la complessità della storia senza rinunciare a stabilire connessioni, a mettere ordine, a proporre linee di riorganizzazione del passato, per comprendere e spiegare: per usare le parole di Marco Tangheroni, fondamentale è il concetto che l’inquietudine sul proprio mestiere debba accompagnare sempre gli storici e gli epigrafisti che non vogliono travisare quella realtà che è oggetto dei loro studi. Con un metodo che ha ormai caratteristiche di piena scientificità e che rende sempre più l’epigrafia una disciplina incardinata anche nell’ambito delle scienze sperimentali, per quanto radicata nelle scienze umanistiche. Oggi, raccogliendo gli stati d’animo di tutti, desidero riaffermare che siamo onorati per l’impegno degli autori, per la novità dei risultati con l’imponente materiale inedito che viene presentato in questa sede, per l’attenzione al tema della geografia nella storia, per il rapporto tra epigrafia, topografia, archeologia, tra mondo greco e mondo romano. Sentiamo che le nuove generazioni di studiosi fanno entrare aria fresa ed irrompono con le loro mille curiosità e mille passioni: è un motivo di gioia e di speranza per un futuro fondato sul rispetto per le tradizioni culturali e che metta al centro una collaborazione internazionale consapevole che tutti dobbiamo costruire, come direbbe Giorgio La Pira, la “Pace inevitabile”.
Roma-Bologna-Sassari, Pasqua 2024.
Attilio Mastino
Direttore di “Epigraphica”