Attilio Mastino

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Scritto da Administrator | 14 Gennaio 2015

Attilio Mastino
Apertura della 12th Conference of the International Committee for the conservation of mosaics ICCM
Sassari, 27 ottobre 2014

Cari amici,

sono onorato di accogliere tanti colleghi, tanti ricercatori, tanti illustri ospiti provenienti da 24 diversi Paesi nell'Aula Magna dell'Università di Sassari, negli ultimi giorni del mio mandato di Rettore: già ieri sera ad Alghero l'Ateneo vi ha accolto sul mare del Golfo delle Ninfe, nei nuovi locali del Dipartimento di Architettura design e urbanistica, ma oggi volevo portare il saluto dei colleghi antichisti, archeologi e storici dell'Arte dei nostri altri Dipartimenti, il Dipartimento di storia, scienze dell'uomo e della formazione, il Dipartimento di scienze umanistiche e sociali, il Dipartimento Scienze della natura e del Territorio, che apprezzano l'azione svolta dall'International Committee for the Conservation of Mosaics, a partire dalla sua costituzione nel 1977 e che seguiranno questa 12a Conferenza triennale dell'ICCM, al quale oggi aderiscono oltre cento Stati.

Ultimo aggiornamento Mercoledì 14 Gennaio 2015 13:50 Leggi tutto...
 

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Scritto da Administrator | 14 Gennaio 2015

Attilio Mastino
Conclusioni al Convegno su
“Bosa, la città e il suo territorio dall’età antica al mondo contemporaneo”
Bosa, 24-25 ottobre 2014

Cari amici,

dopo due giorni di lavori davvero intensi, dopo tante novità, tante piste aperte, tanti colori e tante immagini, spetta a me concludere questo Convegno, fortemente voluto dal direttore del Centro interdipartimentale di studi storici Antonello Mattone e dai direttori del Dipartimento di storia, scienze dell’uomo e della formazione Maria Margherita Satta e ora Marco Milanese.

Grazie ai Vescovi Mauro Maria Morfino, Paolo Atzei, Pietro Meloni, grazie a mons. Antonio Francesco Spada, a Suor Alessia per la straordinaria ospitalità nell'auditorium del Palazzo Vescovile di Bosa, al Rettore Emerito dell'Università di Cagliari Pasquale Mistretta, a Tonino Oppes, a Maria Antonietta Mongiu, a Roberto Porrà, a Guido Melis, ai tanti relatori, agli autori dei 40 posters, ai nostri carissimi studenti, alle autorità, ai tantissimi cittadini presenti, primo tra tutti il sindaco di Bosa, mio fratello Luigi Mastino, l’Assessore Foffo Campus, l’ex Sindaco Piero Casula e l’ex Assessore Lilli Piu. I tanti amministratori dei comuni della Planargia e del Montiferru che hanno voluto essere con noi.

Ultimo aggiornamento Mercoledì 14 Gennaio 2015 13:42 Leggi tutto...

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| 23 Ottobre 2016

Laurea ad Honorem di Alberto Ongaro
Sassari, 23 ottobre 2014

Autorità, cari amici, cari studenti,

questa laurea ad honorem che ci apprestiamo a conferire oggi allo scrittore Alberto Ongaro è uno degli ultimi atti del mio lungo mandato di Rettore. Come per tutti i cicli che si chiudono, non posso non provare congiuntamente un senso di liberazione per avere portato a compimento, con esiti che lascio agli altri giudicare, un compito così gravoso e in tempi così difficili, ed una inevitabile malinconia, perché è un periodo ventennale della mia vita che si chiude, prima come Prorettore, poi come Rettore: una malinconia sottile, che scaturisce inevitabilmente da tutto ciò che trova il suo compimento necessario e, peraltro, subito temperata e dissolta dalla prospettiva di poter tornare in toto ai miei studi di storia antica e di epigrafia, che ho dovuto spesso sacrificare, ma che – se consentire -  mi vanto di non aver mai abbandonato, avendo continuato a scrivere nel segno di una passione che non ho potuto accantonare o mortificare.

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Scritto da Administrator | 13 Gennaio 2015

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Le origini e il destino dell'uomo, le risposte della scienza di Francesco Feo

Sassari, 20 ottobre 2014

Le origini e il destino dell'uomo, le risposte della scienza è il terzo volume della collana Scienze microbiologiche, generali e cliniche diretta da Giuseppe Antonio Botta dell'Università di Udine per Aracne editrice : il compito che  questa collana si prefigge - scrivono gli editori - è quello di propagare le conoscenze nei vari settori del sapere microbiologico mediante pubblicazione di contributi di giovani ricercatori, facilitando ad esempio la diffusione di meritevoli tesi di dottorato, attentamente vagliate dal Comitato di redazione, testi originali di autori italiani e stranieri, se opportuno anche in lingua inglese e, quando utile, la traduzione di testi stranieri di particolare rilevanza per il pubblico colto e per gli specialisti del nostro Paese.

Francesco Feo non è propriamente un “giovane ricercatore”; eppure questa collana è particolarmente adatta ad ospitare una sintesi matura di riflessioni durate tutta la vita, presentate in conferenze, prolusioni, lezioni agli studenti, con la voglia forte di farsi capire e di rendere accessibile anche la teoria più complessa, è il concentrato di un pensiero, di un modo di affrontare la ricerca, di una visione del mondo che rivelano curiosità, passioni, interessi scientifici che possono essere ora condivisi e offerti al dibattito pubblico, andando ben oltre  la Patologia sperimentale, la Genetica medica, la biochimica, la biologia molecolare e genetica dei tumori. Con questo volume ci si colloca in un quadro di storia della medicina, che diventa la frontiera intermedia tra riflessione filosofica e umanistica e ricerca sperimentale ed empirica, con un susseguirsi di riposizionamenti legati alle nuove scoperte e anche ad una nuova visione del mondo.

Ultimo aggiornamento Martedì 13 Gennaio 2015 21:51 Leggi tutto...

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Scritto da Administrator | 14 Gennaio 2015

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Attilio Mastino
Scritto sulle epigrafi: malattie, cause di morte e medici in età imperiale romana
Sassari, 11 ottobre 2014

Il tema che propongo oggi in occasione della nascita del Centro studi antropologici, paleo patologici, storici dei popoli della Sardegna e del Mediterraneo è davvero inusuale: riservandomi un approfondimento nel testo scritto, vorrei tentare di leggere in estrema sintesi le scritture antiche, di ricostruire le parole incise sulla pietra, partendo da quelle epigrafi che ci conservano in particolare una serie di notizie, spesso frammentarie, sulle malattie, sulle cause di morte e sui medici in età imperiale romana. Il testo non pretende di esaurire una documentazione ampia, complessa e fin qui poco studiata, ma si propone di fornire solo alcuni esempi particolarmente significativi. .

Il tema può essere solo accennato nelle sue linee essenziali, per indicare piste di ricerca che riescano a partire dalle caratteristiche dell’epigrafia sacra e funeraria nel mondo antico. A differenza delle iscrizioni funerarie moderne, gli epitafi latini conservano le più svariate informazioni sulla vita e sulla morte dei defunti, sulla salute, sulle malattie, sulle cause del decesso, sul dolore dei parenti sopravvissuti, sulla durata della vita, sull’agonia, come ad Olbia per l’epitafio cristiano di Valeria Nispenini di dolcissima memoria, ricordata dal marito Pribatio e dal figlio Balentinus, morta a 55 anni nel corso del IV secolo, compianta anche per le sofferenze di una morte che è arrivata implacabile dopo 13 lunghi giorni di agonia, doluit dies XIII. Così a Roma Probina, vissuta 17 anni, 100 soli giorni con il marito, ammalata per 45 giorni, aegrotavit dies XXXXV prima di riposare in pace (ICUR I 3903 = CLE 1339 = ILCV 3330).

Ultimo aggiornamento Mercoledì 14 Gennaio 2015 22:19 Leggi tutto...

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Multa venientis aevi populus ignota nobis sciet
multa saeculis tunc futuris,
cum memoria nostra exoleverit, reservantur:
pusilla res mundus est,
nisi in illo quod quaerat omnis mundus habeat.


Seneca, Questioni naturali , VII, 30, 5

Molte cose che noi ignoriamo saranno conosciute dalla generazione futura;
molte cose sono riservate a generazioni ancora più lontane nel tempo,
quando di noi anche il ricordo sarà svanito:
il mondo sarebbe una ben piccola cosa,
se l'umanità non vi trovasse materia per fare ricerche.

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