Attilio Mastino (con la collaborazione di Antonio Ibba)
La pace nel mondo antico
Rotary club Sardegna
Sassari, Aula Magna dell’Università 16 marzo 2013
{phocadownload view=file|id=84|text=Scarica la presentazione...|target=s}
Cari amici,
intervengo con emozione a questo incontro con tanti amici dedicato al tema della pace, partendo dal mondo antico, cercando di esprimere la complessità del tema.
In un celebre discorso che Tacito attribuisce all’eroe dei Britanni il principe caledone Calcago è riassunto polemicamente come nel negativo di una lastra fotografica il senso che i romani davano alla parola Pace:
Siamo nell’età di Domiziano nell’84 d.C. durante le guerre in Britannia e in Scozia. Qualche anno prima l’imperatore Tito aveva distrutto dalle fondamenta il tempio di Gerusalemme, cercando di impiantare a Roma il culto di Javeh nel templum pacis allora costruito nel foro romano, l’edificio sacro più straordinario e più conosciuto del mondo antico.
Vespasiano e i suoi figli Domiziano e Tito avevano adottato il modello propagandistico della Pax Augusta, che trova la più alta espressione nelle Res Gestae divi augusti, il testamento politico di Augusto scritto nel 14 d.C.: qui Ottaviano precisava di aver fatto chiudere per tre volte il tempio di Giano Quirino cum per totum imerium populi Romani terra marique esset parta victoriis pax. Eppure oggi la pace frutto della guerra e delle vittorie ci ripugna.
Concetti che tornano propagandisticamente nei bassorilievi dell’Ara Pacis di Roma, dedicata dopo le guerre nella Hispania Tarraconensis nel 9 a.C.
Ultimo aggiornamento Giovedì 23 Maggio 2013 09:57 Leggi tutto...