Attilio Mastino

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Scritto da Administrator | 21 Dicembre 2012

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Intervento del prof. Attilio Mastino
Venerdì 21 dicembre 2012
Cerimonia degli auguri di fine anno

Cari amici,

in occasione dell’inaugurazione del 451° anno accademico, un mese fa, il 9 novembre, abbiamo presentato il bilancio dell’ultimo triennio, che è stato pieno di impegni e di iniziative, portate avanti dagli organi accademici, dai delegati, dal Direttore Generale, dai docenti, dal personale tecnico e amministrativo, dagli studenti. Gli obiettivi raggiunti dai nostri ricercatori e da tutti i nostri colleghi sono numerosi; e in questi ultimi giorni abbiamo ritirato premi e riconoscimenti nazionali, come quello di Italia Camp per i farmaci naturali PHA.RE.CO., alla presenza del Presidente Monti.

Sono convinto che un buon amministratore non può essere mai interamente soddisfatto dei risultati raggiunti, eppure abbiamo sentito giorno per giorno il senso di una missione condivisa, l’orgoglio di un’appartenenza, il percorso comune che ci ha visto impegnati su tanti fronti alla ricerca di sinergie e di alleanze.  Ho avuto ed ho il privilegio di guidare una nutrita pattuglia di collaboratori competenti e motivati, che hanno operato e operano con grande autonomia e senso dell'istituzione. Oggi molti di loro sono assenti per poter rappresentare l'Ateneo in altre sedi come il Prorettore Donatella Spano a Cagliari nel Comitato tecnico regionale della legge 26, rinunciando ad essere presente con noi per un impegno di fine anno dal quale giungeranno ulteriori risorse.

Ultimo aggiornamento Giovedì 23 Maggio 2013 09:30 Leggi tutto...
 

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Scritto da Administrator | 18 Dicembre 2012

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Attilio Mastino
SALUTO INTRODUTTIVO
Roma, Istituto Nazionale di studi romani

Lunedì 17 dicembre 2012 ore 17

La prestigiosa ospitalità dell’Istituto Nazionale di studi romani e dell’amico e mastro Paolo Sommella ci conduce oggi a Roma a presentare gli Atti del XIX Convegno internazionale de L’Africa Romana svoltosi a Sassari nel dicembre di due anni fa, pubblicati dall’Editore Carocci a cura dei nostri giovani allievi Maria Bastiana Cocco, Alberto Gavini e Antonio Ibba. Il volume è compreso nella collana del Centro di studi interdisciplinari sulle province romane diretto da Raimondo Zucca e del Dipartimento di storia scienze dell’uomo e della formazione dell’Università di Sassari e tratta il tema delle Trasformazione dei paesaggi del potere nell’Africa settentrionale fino alla fine del mondo antico.

Sono presenti tra gli altri il Direttore generale dell’INP di Tunis con Samir Aounallah e Mustapha Khanoussi.

Sono trascorsi ventinove anni da quando, il 16 dicembre 1983, nella sede della Camera di Commercio si apriva a Sassari il I Convegno de L’Africa Romana, al quale parteciparono un campione degli Studi Africanisti, quale fu Marcel Le Glay, indimenticabile maestro ed amico, e altri nostri cari colleghi, come Hedi Slim con la Signora Latifa, e poi Ammar Mahjoubi, Naidé Ferchiou, Giancarlo Susini e Angela Donati, Giovanna Sotgiu, la giovane e brillante collega Cinzia Vismara, l’allora Ispettore della Soprintendenza Archeologica di Cagliari Raimondo Zucca.

Ultimo aggiornamento Giovedì 23 Maggio 2013 09:25 Leggi tutto...

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Scritto da Administrator | 18 Dicembre 2012

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Attilio Mastino (Sassari)
Constitutio antoniniana: la politica della cittadinanza di un imperatore africano
Roma 17 dicembre 2012
Convegno “La cittadinanza, MDCCC Anniversario della Constitutio Antoniniana

A milleottocento anni di distanza dalla emanazione, la Constitutio antoniniana de civitate continua ad essere un tema storico giuridico di grandissima rilevanza: anche se ci pare di conoscere quasi ogni dettaglio, in realtà il provvedimento imperiale di Antonino Magno, alias Lucio Settimio Bassiano alias Caracalla si caratterizza quasi per un’aura di mistero che noi storici e giuristi non riusciamo a disvelare, perché ancora oggi è davvero difficile tracciare un quadro complessivo degli effetti concreti della portata del provvedimento, forse ispirato dal grande Settimio Severo. Si discute se si sia trattato di una norma che metteva ordine in una situazione eterogenea di accesso alla cittadinanza, o se piuttosto rispondesse alle esigenze di rimpinguare le casse imperiali con l’imposizione della tassazione al maggior numero di cittadini possibile.

Oggi celebriamo questa ricorrenza qui in Campidoglio presso il tabularium, il più antico edificio arrivato fino a noi della Roma repubblicana e più precisamente dalla dittatura legibus scribundis di Silla, per quanto la dedica sia stata effettuata due anni dopo, hoc solum felicitati eius negatum.

Veniamo ai fatti così come ce li presentano gli autori che vissero ed ebbero contatti con la corte severiana, Cassio Dione ad esempio e successivamente gli autori di epoca tardo-antica e cristiana che offrono una lettura meno materialistica e con maggiori accenti ecumenici dell’editto de civitate.

Ultimo aggiornamento Martedì 18 Dicembre 2012 18:47 Leggi tutto...

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Scritto da Administrator | 23 Ottobre 2016

Laurea ad Honorem di Gonçalo Byrne.
5 dicembre 2012

L'Università di Sassari ha conferito all'architetto portoghese Gonçalo Byrne la laurea ad honorem in Architettura. La cerimonia solenne si è svolta mercoledì 5 dicembre in Aula Magna alla presenza del Magnifico Rettore Attilio Mastino, del Prorettore Laura Manca, del Direttore generale Guido Croci, dei componenti del Senato accademico e della Giunta di ateneo.
Gonçalo Byrne è "un grande maestro, uno studioso di elevata qualità, un grande professionista che ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti di livello internazionale - ha dichiarato il professor Attilio Mastino - Ha lavorato in Europa, nel Maghreb, negli Stati Uniti, nel Sud America. Questa cerimonia è il segno di un percorso compiuto dal Dipartimento di Architettura e da tutto l'Ateneo nel suo complesso, che si apre al mondo e si propone come parte integrante di una rete internazionale".

Ultimo aggiornamento Domenica 23 Ottobre 2016 14:41 Leggi tutto...

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Scritto da Administrator | 05 Novembre 2012

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Inaugurazione del 451° Anno Accademico, Sassari, 9 novembre 2012
Relazione del Rettore prof. Attilio Mastino
Bilancio di mandato 2009-2012

Senza l’Università non c’è futuro per la Sardegna e per il Paese

Luciano di Samosata nella sua arguta opera Come si deve scrivere la storia (che non dimostra i suoi duemila anni) racconta con un po’ di riprovazione e di aristocratico distacco la celebre pazzia degli abitanti di Abdera, una città della Tracia: <Andromeda di Euripide, dapprincipio tutti in massa presero la febbre, forte e persistente; poi, intorno al settimo giorno, alcuni versarono abbondante sangue dal naso, altri si coprirono di sudore, che li liberò dalla febbre. Ridussero però le loro menti in uno stato pietoso.

Tutti infatti deliravano per la tragedia, facevano risuonare giambi e levavano alte grida. E la città era piena di questi tragedi del settimo giorno, pallidi e smagriti, che a gran voce urlavano dei versi. E questo per molto tempo, fino a quando l’inverno sopraggiunto con gran freddo li fece cessare dal loro impazzimento>>.

Il morbo abderitico fu una sorta di epidemia artistica, che colpì tutti i cittadini fino a quando non cambiò il vento. Non vi sembri offensivo se ho pensato di collegare questo morbo con l’improvvisa passione e l’entusiasmo che negli ultimi mesi ha travolto i professori universitari, i ricercatori e persino gli studenti, tutti assieme oggi come ipnotizzati e affaccendati nell’attuazione della Grande Riforma, seguendo la moda della Valutazione, della Meritocrazia, della Produttività aziendale, del Risultato, della Competizione fondata sulle molto zoppicanti ed eterogenee mediane, delle nuove rigide Regole che stabiliscono le Premialità.

Ultimo aggiornamento Giovedì 23 Maggio 2013 09:21 Leggi tutto...

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Multa venientis aevi populus ignota nobis sciet
multa saeculis tunc futuris,
cum memoria nostra exoleverit, reservantur:
pusilla res mundus est,
nisi in illo quod quaerat omnis mundus habeat.


Seneca, Questioni naturali , VII, 30, 5

Molte cose che noi ignoriamo saranno conosciute dalla generazione futura;
molte cose sono riservate a generazioni ancora più lontane nel tempo,
quando di noi anche il ricordo sarà svanito:
il mondo sarebbe una ben piccola cosa,
se l'umanità non vi trovasse materia per fare ricerche.

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