CategoriaArchivio

image_pdfimage_print

Il contributo di Antonio Pigliaru alla cultura sarda.

Il contributo di Antonio Pigliaru alla cultura sarda
ISRE, Sassari Teatro civico, 16 maggio 2019
di Attilio Mastino

Ho conosciuto il pensiero di Antonio Pigliaru soprattutto attraverso molti suoi ammiratori e collaboratori, Alberto Boscolo, Manlio Brigaglia, Marcello Lelli, Alberto Merler, Gabriella Mondardini, Marina Saba e la moglie Rina Fancellu (1925-2014), mia collega di Istituzioni di diritto pubblico e legislazione scolastica presso la Facoltà di Magistero; anche attraverso i figli Giovanni, Francesco e Amelia[1]. Pochi mesi prima della sua morte (18 luglio 2014), Rina mi aveva donato l’intera serie della Rivista bimestrale di letteratura, arte, tecnica, economia ed attualità  “Ichnusa”, uscita tra il 1949 ed il 1964, che ho sfogliato in questi giorni, riscoprendo consonanze e anticipazioni, linee interpretative della cultura sarda poi arrivate a maturità con gli allievi di Antonio Pigliaru: una rivista che sceglieva già con il titolo un livello “alto”, richiamando le luci e le ombre, i misteri presenti già nell’immaginario collettivo dei Greci antichi; una rivista che non voleva essere “di parte”, “unilaterale”,  ma uno strumento vivo, capace di “recare totale testimonianza sulla Sardegna”, dare insomma “una concreta misura della cultura sarda”, in grado di indicare una prospettiva interpretativa di “tutti i termini costitutivi della realtà e della “questione sarda” “”: una rivista “aperta” ma rigorosa, sede di dibattito libero da condizionamenti, pluralista, indirizzata in particolare agli “intellettuali” (nel senso della parola assunto da Giovanni Lilliu, “tutti coloro che hanno intelletto in Sardegna”, interpretando con più modernità Antonio Gramsci), “senza distinzioni di sorta, nella speranza fattiva di poter così esprimere un movimento intellettuale unitario, perché rivolto ad un impegno comune: quello dell’inserimento attivo e critico della cultura nel quadro del complesso della vita regionale”.

Leggi altro

Addio ad Assunta Trova

Addio ad Assunta Trova (Alghero 1952 – Torino 18 novembre 2021)

Sassari, 16 dicembre 2021, Aula Mario Da Passano, Corso di laurea di Scienze Politiche

Susi Trova se ne è andata a Torino un mese fa, a 69 anni, pensando ai suoi amici di Alghero, alla Valle dei Salici, alla Sardegna lontana. Professoressa di storia contemporanea e di storia del Risorgimento all’Università di Sassari, il 20 luglio 1983 aveva fondato il Dipartimento di Storia assieme ai colleghi della Facoltà di Giurisprudenza (corso di laurea di Scienze Politiche) e di Magistero, sulla base di una forte intesa “disciplinare”: Era subito entrata in giunta sotto la direzione di Guido Melis, nella sede di Piazza Conte di Moriana, gestita amichevolmente dal segretario amministrativo rag. Giovanni Conconi.

La sua dote era rappresentata da una ricerca 60% su Cesare Correnti parlamentare subalpino e una ricerca 40% sull’emigrazione italiana in Francia tra le due guerre; i suoi corsi e le sue esercitazioni riguardavano la Storia dell’Italia contemporanea e la Storia dei partiti politici, materia tenuta da Francesco Manconi.  Scienze Politiche era divenuta Facoltà autonoma con Lio Mura nel 1993 nel Palazzo Zirulia in Piazza Università; poi dal 2011, abolite le Facoltà a seguito della Legge Gelmini, Dipartimento di Scienze Politiche, scienze della comunicazione e ingegneria dell’informazione con Antonietta Mazzette.

Leggi altro

XII Convegno “Bartolomeo Borghesi”, in memoria di Angela Donati. Presentazione di “Epigraphica, periodico internazionale di Epigrafia” 83, 2021.

XII Convegno “Bartolomeo Borghesi”, in memoria di Angela Donati
Bertinoro, 28 ottobre 2021
Presentazione di “Epigraphica, periodico internazionale di Epigrafia” 83, 2021

Attilio Mastino

Ho il piacere e l’onore di presentare oggi a Bertinoro, al XII dei Convegni Bartolomeo Borghesi, tra tanti amici e colleghi, il volume 83° di “Epigraphica, periodico internazionale di Epigrafia” fondato da Aristide Calderini nel 1939, con il sottotitolo allora di “Rivista italiana di Epigrafia”, dopo il congresso di Amsterdam (il primo Congresso epigrafico internazionale) nel terribile 1938. Questo volume, datato a settembre 2021, viene pubblicato come di consueto dall’Editore F.lli Lega di Faenza.

Era stata Angela Donati a chiamarmi a dirigere con lei dal 2010 la rivista assieme a Maria Bollini; otto anni dopo sono subentrato come direttore dopo la sua scomparsa avvenuta il 13 ottobre 2018, anche per volontà dell’Editore e della Famiglia e per il generoso legato testamentario nei miei confronti: e ciò dal numero 81°, con registrazione al Tribunale di Ravenna del I luglio 2019, con l’aiuto di Maria Bollini e Antonio Maria Corda.

Leggi altro

La Sardegna e i Sardi nella civiltà del mondo antico di Camillo Bellieni (1928-31)

Attilio Mastino
“La Sardegna e i Sardi nella civiltà del mondo antico”
di Camillo Bellieni (1928-31): la polemica sul tema della Nazione Sarda in Cicerone
Sassari, Aula magna dell’Università, 17 luglio 2021


Non si capisce il pensiero di Camillo Bellieni negli anni 20 senza partire dalle radici e dal paese della sua infanzia, Thiesi, così come avviene per tanti altri ex-combattenti della Brigata Sassari che un secolo fa il 6 aprile 1921 hanno dato origine al Partito Sardo d’Azione:

«Lo scrivente, se chiude gli occhi, vede ancora il villaggio della sua fanciullezza – scrive a Napoli -. Tutto in esso ricorda l’antico vico romano: la strada principale con le bianche domos allineate, i carri dalle ruote piene giungenti per maledette viottole dai saltos, carichi di grano. Ancora ode il sordo cigolio della macina romana, messa in moto dalla paziente fatica dell’asinello, ed assiste allo svolgersi del rito domestico presso il focolare, nella panificazione, nella tessitura, per opera delle serve e delle clienti, sotto la guida della solenne padrona. Nel sommesso chiacchiericcio delle donne affacendate egli raccoglie frammenti di frasi latine, che attestano il tenace spirito di conservazione isolano, di antichissime forme.Invano dunque per questo paese sono passati tanti anni di fatiche, di sogni e di sacrifizi, patrimonio ideale dell’attuale nostra civiltà. La Sardegna nel suo tragico isolamento, lontana dalla storia, conserva ancora i suoi abbigliamenti romani. Ma se un canto, modulato su poche note, insistente e nostalgico come una melopea d’origine desertica, rompa l’alto silenzio che incombe sul modesto gruppo di case disperso nella campagna bruciata, il pellegrino della fantasia ritroverà ancora intatta l’anima barbarica dell’antico popolo africano, che si effonde nel seguire le vicende di una intima melodia e conserva come retaggio prezioso ma esterno, l’arabescato monile della sua parlata latina».

Leggi altro

La caduta di Kabul e di Herat, ovvero l’umiliazione dell’Occidente.

La caduta di Kabul e di Herat, ovvero l’umiliazione dell’Occidente.

I Talebani oggi sono entrati a Kabul, il Presidente dell’Afganistan Ashraf Ghani si è dimesso e ha lasciato il paese; abbiamo visto la sofferenza della gente, il terrore degli afgani e delle afgane che hanno invaso le piste e tentato di fuggire sugli aerei militari. Abbiamo riconosciuto nelle immagini l’ingresso alla base militare italiana di Herat devastato: era stata allestita di tutto punto durante i venti anni precedenti; I tanti luoghi danneggiati negli scontri e nella confusione più totale.

L’Afganistan è un paese che amiamo, che ci aveva accolto nel maggio 2014 con i suoi colori, con il suo verde, con i suoi profumi, con la sua musica, con la sua gente. Anche con un pezzo di Italia e con un pezzo di Sardegna.

Ospiti dell’Università, eravamo stati ad Herat, la Alessandria Aria fondata da Alessandro Magno, osservando in elicottero la celebre Grande moschea di Herat Jamaʿ Masjid.

Leggi altro

Guido Clemente e il Golfo delle Ninfe.

Guido Clemente e il Golfo delle Ninfe
Alghero, 17 agosto 2021

Guido Clemente, scomparso a Firenze l’11 febbraio scorso, era nato a Sassari 1942 nella casa dell’Emiciclo Garibaldi: aveva frequentato il Liceo Azuni spostandosi per un anno negli USA; all’inizio degli anni 60 si era iscritto a Cagliari alla Facoltà di Lettere e Filosofia, dove si era laureato nel 1964 con Piero Meloni (professore di Storia Greca e Romana) con una tesi sul Laterculus Veronensis e sull’organizzazione provinciale tra Diocleziano e Costantino. Un lavoro che aveva continuato su consiglio di Santo Mazzarino con il volume sulla Notitia Dignitatum pubblicata da Fossataro nel 1968 e che ora Marco Maiuro dell’Università di Roma sta aggiornando e riproponendo.

Collega di Giovanna Sotgiu, Clemente ha insegnato Storia Greca a Cagliari dall’anno successivo con il difficile corso sull’omosessualità a Sparta. Qui si era legato a Enzo Degani, Bruno Luiselli, Benedetto Marzullo, Mario Torelli, Giovannni Lilliu. Trasferitosi a Pisa, aveva lavorato con Emilio Gabba e Arnaldo Momigliano e coltivato alcuni temi fortemente connotati come l’età dell’imperialismo, la società e la politica tardo-repubblicane, il tardo impero, le province.

Leggi altro

O bella Musa, ove sei tu ? Viaggio nel mistero della gara poetica, edizioni Domus de Janas di Paolo Pillonca.

O bella Musa, ove sei tu ? Viaggio nel mistero della gara poetica, edizioni Domus de Janas di Paolo Pillonca (Osilo 8 ottobre 1942 – Cagliari 26 maggio 2018)
Orgosolo 26 giugno 2021
Attilio Mastino

Con emozione ritorno oggi ad Orgosolo perché desidero onorare l’impegno che avevo preso oltre un anno fa con l’Associazione Murales per il 21 marzo 2020, per la presentazione dell’ultimo libro di Paolo Pillonca, O bella Musa, ove sei tu ? Viaggio nel mistero della gara poetica, edizioni Domus de Janas.

Tornare ad Orgosolo, passando per le vigne soleggiate di Mamoiada e per Galanoli,  significa innanzi tutto per noi riconciliarci con la vita vera, dopo un anno di pandemia devastante, che rischiava di abbruttirci; significa immergerci nella sardità e nell’identità profonda della Sardegna, con una rigenerazione dopo tanto dolore e tanto isolamento; significa ritrovare le radici della passione di Paolo Pillonca per la “poesia a bolu”, lui che ad Orgosolo aveva trascorso la sua infanzia luminosa, su Orgosolo aveva scritto tante pagine straordinarie sulla stampa quotidiana e con il suo racconto più famoso, Osposidda, un’opera recentemente riletta da Franco Mannoni per Il campo degli asfodeli: credo che con quest’opera abbia tentato di ritrovare un passaggio, sos antiles, una porta da varcare, una frontiera verso una Sardegna differente, una Barbagia quasi sconosciuta. Ma Paolo Pillonca aveva mantenuto rapporti con il paese di nascita, Osilo, con la Lanusei dei Salesiani, con Tempio, con Cagliari, infine con Seui. Proprio a Cagliari si era brillantemente laureato con Antonio Sanna in Linguistica Sarda.

Leggi altro

Presentazione del volume di Luciano Carta, Dal Galles alla Sardegna: Benjamin Piercy e le Ferrovie, Associazione culturale “Benjamin Piercy Bolotana”, 2021.

Bolotana, Badd’e salighes
Presentazione del volume di Luciano Carta, Dal Galles alla Sardegna: Benjamin Piercy e le Ferrovie, Associazione culturale “Benjamin Piercy Bolotana”, 2021
Badd’e Salighes, 20 giugno 2021 ore 11


Cari amici,

Dopo un anno torniamo a Badd’e Salighes un poco abbruttiti dalla pandemia, in mezzo al verde ed ai luoghi che amiamo, per rivedere la Biblioteca che allora avevamo inaugurato, con lo spirito – per usare le parole attribuite all’imperatore Adriano da Marguerite Yourcenar – di scoprire sotto le pietre il segreto delle sorgenti.

Penso naturalmente alla cascata di Mularza Noa, che ho visto d’inverno scorrere sotto la neve.  Stamane con Susy Trova e con Ignazio Camarda ci siamo fermati a Santa Maria Sauccu e prima ancora a Padru Mannu, a questo incredibile borgo abbandonato sulla strada romana al punto culminante della Campeda, trasformato in un’enorme fattoria quasi medioevale che mantiene l’autenticità originaria presso la chiesa restaurata del Sacro Cuore; qui sono conservati i resti del giovane Gerald Piercy trasferiti da Punta Palai, 1200 m, dopo la morte a Scala di Giocca sul side-car nel 1923.  Presto speriamo un luogo del cuore del FAI.

Leggi altro

Roma, Institutum Romanum Finlandiae, 16 giugno 2021.

Attilio Mastino
Roma, Institutum Romanum Finlandiae, 16 giugno 2021


Presentazione del volume Il Mediterraneo e la Storia, III, Documentando città portuali documenting port cities, Atti del convegno internazionale, Capri 9-11 maggio 2019, a cura di Laura Chioffi, Mika Kajava, Simo Örmä, Roma maggio 2021, Acta Instituti Romani Finlandiae, 48, Institutum Romanum Finlandiae, pp. 325

Questo volume 48° degli Acta Instituti Romani Finlandiae curato da Laura Chioffi, Mika Kajava e Simo Örmä, nell’ambito delle ricerche sul Mediterraneo e la storia (terzo dopo i convegni di Napoli del 2008 e di Ischia del 2015), studia in profondità molte città portuali e rappresenta mille punti di vista diversi e complementari su territori collocati tra terra e mare, con attenzione agli aspetti archeologici, epigrafici, scientifici in un orizzonte di incontro tra culture, con un aggiornamento bibliografico davvero unico, a distanza di due anni dal convegno internazionale di Capri (9-11 maggio 2019).

Letto il volume, arrivato alle ultime pagine, ho provato un senso di gratitudine per l’impegno, l’intelligenza, la passione dei quasi trenta autori, che sono stati capaci di sintetizzare tematiche difficili e di raccogliere dati che saranno utilissimi per chi vorrà tornare in futuro su questi argomenti; ciascun intervento presenta un aggiornamento bibliografico davvero rilevante e l’opera si colloca con una sua dimensione autonoma e originale all’interno delle decine di ricerche delle Università e di molti Istituti di ricerca.

Leggi altro

La scomparsa di Bruno Luiselli (Latina 1933-Roma 2021)

La scomparsa di Bruno Luiselli (Latina 1933-Roma 2021)

Con dolore annunciamo la scomparsa de nostro caro Maestro prof. Bruno Luiselli , professore emerito di Letteratura latina dell’Università di Roma “La Sapienza”, docente all’Istituto patristico Augustinianum, Accademico dei Lincei.

Lo ricordiamo a Cagliari negli anni della contestazione tradurre per noi la Peregrinatio Egeriae, il pellegrinaggio di Egeria in Terra Santa agli inizi del V secolo, facendoci scoprire il mondo meraviglioso della Gerusalemme di Girolamo e delle aristocratiche romane, il Calvario, il Santo Sepolcro, l’orma dell’imperatore Costantino e di sua madre Elena. Aveva affrontato con serenità nel 1969 una valanga di contestatori che protestavano per la severità dell’esame scritto di Latino.

Leggi altro