Convegno internazionale “La Sardegna e il Mediterraneo: dall’archeologia alla società”.
Studi e ricerche in memoria di Ercole Contu
Sassari, 17-18 Gennaio 2020, Aula Magna, Piazza Università 21
Attilio Mastino, Ossi. Eracle e le Esperidi: le ninfe della Sardegna nell’Occidente
Mediterraneo mitico
In questa sede, partendo dal culto di Eracle ben documentato in tutta la Sardegna (da Antas a Tharros, da Olbia a Posada, da Cagliari a Serri, infine Padria), ci concentreremo su un aspetto circoscritto, il mito delle Esperidi figlie di Forco re della Sardegna e della Corsica, riprendendo in mano il bronzetto scoperto ad Ossi nel 1938 in località Monte Mammas, sulla piana di Bilikennor presso le rovine romane di età imperiale e il successivo insediamento medioevale: il cimelio <<raffigurante Ercole, alto cm . 7,2 in ottimo stato di conservazione, di accurata fattura e di notevole valore artistico>> fu donato da Michele Macis nel 1956 al Museo Nazionale Sanna in Sassari.
Il bronzetto, che raffigura il figlio di Giove e di Alcmena, il fratellastro di Ificle figlio legittimo di Anfitrione, fu studiato in maniera magistrale da Ercole Contu su “Archeologia Classica” del 1960, con un sguardo sui possibili modelli, forse con qualche eccesso spaziando da Policleto a Lisippo, da Prassitele a Scopas e così via; articolo ripreso e commentato nel 1981 da Robert J. Rowlad jr.. e più recentemente discusso da Pina Derudas e da Maria Pieranna Masala, soprattutto da Rubens d’Oriano nel catalogo del volume curato da Paolo Bernardini e Raimondo Zucca, Il Mediterraneo di Herakles. Da ultimo Giovanni Azzena e Enrico Petruzzi hanno rilanciato il tema della localizzazione di Ad Herculem nella Sardegna nord-occidentale, richiamando l’attenzione sulla lastra marmorea rinvenuta all’inizio dell’Ottocento nel sito dove sarebbe sorto il Palazzo di Città a Sassari, con la raffigurazione di Eracle che doma le cavalle antropofaghe di Diomede (VIII fatica).
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