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Saluto introduttivo al XX Convegno de L’Africa Romana.

Attilio Mastino
Saluto introduttivo al XX Convegno de L’Africa Romana
Alghero, 26 settembre 2013

Trent’anni fa!

Giovedì 16 e Venerdì 17 dicembre 1983, in Sassari, nel salone della Camera di Commercio, in via Roma, si svolgeva il I Convegno dell’Africa romana.

Era il 1404 del calendario dei nostri amici dell’Africa maghrebina.

Il mondo era diverso eppure così uguale a quello di oggi.

Scrivevamo faticosamente le circolari ancora con le nostre macchine da scrivere meccaniche. Internet nasceva il I gennaio e il 19 gennaio si annunziava il personal computer Apple Lisa. Il 25 ottobre Microsoft propone la prima versione di Word per DOS.

Nel 1983 veniva messo in circolazione il primo telefono cellulare.

I conservatori Ronald Reagan e Margareth Teatcher reggevano le sorti degli Stati Uniti e della Gran Bretagna.

L’URSS era retta da Yuri Andropov  e Reagan proponeva, in una rinnovata stagione della Guerra Fredda, lo “Scudo spaziale”. A dicembre il premio Nobel per la pace veniva assegnato al creatore del sindacato polacco Solidarność, Lech Wałęsa.

Giovanni Paolo II, il papa venuto da lontano, proprio dalla Polonia comunista sedeva sulla cattedra di Pietro da cinque anni.

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Intervento del Rettore dell’Università di Sassari prof. Attilio Mastino in occasione della visita di Papa Francesco a Cagliari.

Intervento del Rettore dell’Università di Sassari prof. Attilio Mastino
in occasione della visita di Papa Francesco
Cagliari, Facoltà teologica della Sardegna, 22 settembre 2013

Santità,

è un grande onore per me rappresentare qui oggi l’Università di Sassari, gli studenti, i professori e il personale, in occasione di questa Sua prima visita in Sardegna, in quella terra che un commentatore di Platone chiamava e argurofleps nesos, l’isola dalle vene d’argento, Ichnussa e Sandaliotis.

Siamo commossi per una così alta presenza che rende omaggio alla Pontificia Facoltà Teologica e insieme alla storia e alla funzione educativa delle due Almae Universitates in Sardinia, che hanno alle spalle quattro secoli di vita a partire dall’età spagnola.

Alle origini dell’Università di Sassari c’è l’accettazione nel 1559 da parte del Generale della Compagnia di Gesù padre Diego Laínez del testamento del cav. Alessio Fontana, funzionario della cancelleria di Carlo V e in relazione con Ignazio di Loyola: Nel 1562, durante il regno di Filippo II, nell’ultimo anno del Concilio di Trento, iniziavano a Sassari  le lezioni  nel Collegio gesuitico. I primi docenti che incominciarono ad insegnare a Sassari grammatica, umanità e retorica dal martedì 1° settembre 1562 furono: Juan Olmeda, di Cuenca (Castiglia), classe di mayores, poco più di 20 studenti; Juan Naval, spagnolo, classe di medianos, circa 50 studenti; Antonio Bosch, diocesi di Barcellona, classe di menores, circa 80 studenti Nei primi anni un fratello laico venne designato a insegnare a leggere e scrivere a circa 200 ragazzi.

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La scomparsa del dott. Francesco Farace.

La scomparsa del dott. Francesco Farace
Intervento del Rettore Attilio Mastino al Senato Accademico del 12 settembre.

Il 16 agosto scorso, a 42 anni di età, dopo una lunga malattia contro un male implacabile, è scomparso il  dott. Francesco Farace, il nostro giovane chirurgo plastico, ricercatore da dieci anni nella clinica diretta da Nanni Campus. Lui stesso era stato nominato un anno fa dirigente con incarico di responsabile della struttura complessa di chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica presso l’AOU di Sassari..

In occasione dei funerali, ho portato le condoglianze dell’Ateneo assieme al Direttore del Dipartimento di Scienze Chirurgiche Mario Trignano e all’ex Direttore della clinica di chirurgia plastica il nostro Corrado Rubino che ci ha raggiunto per piangere con noi.

Lo abbiamo ricordato nella chiesa della Sacra Famiglia assieme ai suoi colleghi, ai suoi maestri, alla sua famiglia, alla moglie Valeria, ai figli Davide e Zoe, al padre Antonio.

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Nota del Rettore sulla situazione finanziaria dell’Ateneo.

Nota del Rettore sulla situazione finanziaria dell’Ateneo
Sassari, 8 luglio 2013

A tutto il personale
dell’Università degli studi di SASSARI

Cari amici,

l’approvazione del bilancio consuntivo 2012 da parte del Consiglio di Amministrazione, avvenuta nei giorni scorsi, ha fornito una prima conferma del successo conseguito nel reperire nuove risorse, pur nel quadro di una generale difficoltà degli Atenei italiani sul piano economico e finanziario. Il Collegio dei Revisori ha apprezzato l’impegno con il quale si è proceduto a dare adempimento al nuovo sistema con l’introduzione del bilancio unico di Ateneo e la contabilità economico-patrimoniale, mentre si sta rapidamente portando avanti la ricognizione patrimoniale.

In sintesi, nell’anno appena trascorso si sono registrate entrate per 187 milioni, superiori di quasi il 10% all’esercizio precedente, nonostante la riduzione della contribuzione studentesca e del Fondo di funzionamento ordinario (passato negli ultimi anni da 83 a 71 milioni); uscite in diminuzione rispetto all’anno precedente (172 milioni a fronte di 181milioni circa), soprattutto per un contenimento degli oneri per il personale docente, ricercatore e tecnico amministrativo. Riaccertati i residui attivi e passivi, il risultato finale di esercizio è un avanzo di amministrazione pari a ben 103 milioni di euro, in gran parte vincolato.

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Presentazione della mostra antologica “Sentimenti e colori d’oriente”

Attilio Mastino
Presentazione della mostra antologica
Sentimenti e colori d’oriente di Leokdia Sas Buffoni
Sassari, 14 giugno 2013

Attraverso le opere di Leokadia Sas Buffoni riscopriamo oggi sentimenti e colori d’oriente, con i profumi, i sapori, le sensazioni di un mondo lontano che amiamo soprattutto per il mistero. Complessivamente questi 25 pezzi (un paravento, 6 rotoli, molte altre opere su carta di riso e in seta) ci presentano una visione della vita che è innanzi tutto fondata sulla serenità, sull’equilibrio, sulla pace: il primo pannello contiene un richiamo ai principi della filosofia Tao, che ci rimanda al vecchio maestro Lao Tzou e al VI secolo a.C., per i quale la via per comprendere il sistema del Taoismo passa su un’armonia del mondo fondata su tre diverse prospettive, che incanalano desideri e risonanze, l’universo, la terra, l’uomo.

L’universo con questo cielo straordinario che sovrasta ogni cosa con le nubi, con le nebbie ma anche con i colori delle stagioni; i fiori come i narcisi della primavera o i crisantemi colorati dell’autunno, e poi i paesaggi orientali, le lagune incantate, i dirupi, le colline, gli alberi, l’ambiente naturale ma anche il paesaggio trasformato dall’uomo con i ponticelli per attraversare con eleganza gli specchi d’acqua, le case, gli spazi sempre misurati attraverso la figura umana. Non c’è paesaggio che non sia dimensionato all’uomo protagonista, perché l’uomo è la misura di tutte le cose, anche dell’universo e della terra, è il punto di riferimento costante per la pittrice così come per il filosofo.

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Isole e arcipelaghi. Apertura del Symposium RETI I mari delle isole

Attilio Mastino
Isole e arcipelaghi
Apertura del Symposium RETI

I mari delle isole
Réseau d’excellence des territoires insulaires
Alghero, Porto Conte Ricerche, 20 giugno 2013

Cari amici,

è con emozione e vivo interesse che a nome dell’Università di Sassari accogliamo a Porto Conte il Réseau d’excellence des territoires insulaires in occasione dell’assemblea generale e del Symposium I mari delle isole.

Saranno rappresentate 26 università insulari di tutto il mondo, dal Mediterraneo alle isole oceaniche, per una riflessione non convenzionale sul tema dell’insularità, con i suoi svantaggi specifici ma anche con le sue potenzialità e con la sua profondità identitaria sul piano storico, archeologico, geografico, ambientale, naturalisticop, marino.

Vogliamo cogliere questa occasione per stimolare lo sviluppo di rapporti di collaborazione fra le istituzioni universitarie coinvolte, partenariati Erasmus, scambi scientifici e formativi.

L’Università di Sassari ha recentemente celebrato l’anniversario dei 450 anni dalla nascita del Collegio Gesuitico e si è andata organizzando a seguito della riforma in 13 dipartimenti.

In quest’area di ricerca di Porto Conte a Tramariglio lavorano ogni giorno i nostri colleghi di alcuni Centri di ricerca e di alcuni Dipartimenti scientifici.

All’inizio del mio mandato ho partecipato all’Assemblea generale RETI svoltasi a Corte, ma lasciatemi dire che il lavoro fatto da RETI, in particolare da Antoine Aiello e ora da Paul-Marie Romani in questi anni è stato sempre più significativo e coinvolgente.

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Saluto a Giovanni Palmieri

Intervento del prof. Attilio Mastino
Chiesa di San Paolo, Sassari, 8 giugno 2013
Saluto a Giovanni Palmieri

Per volontà dell’Arcivescovo e della famiglia, ho l’onore di intervenire a nome dei colleghi, del personale e degli studenti dell’Università di Sassari per accogliere con emozione e con affetto vero il nostro Rettore emerito Giovanni Palmieri che ci lascia per sempre. Il coro ICNVSS lo ha salutato all’ingresso con il Gaudeamus igitur, che spesso cantava a squarciagola per farci sorridere.

Sentiamo il senso di una perdita irreparabile, di un distacco doloroso, ma anche la gratitudine per quanto ha fatto per la sua Università e per la Sardegna e  poi per ciascuno di noi, per me personalmente fino agli ultimi giorni.

Due mesi fa aveva svolto per un gruppo di amici una sorta di stranissima conferenza sulla sua malattia, ricordando a memoria – come era solito – tutte le date, tutte le fasi di una lotta che ha combattuto a viso aperto, a Sassari ma anche in altri ospedali, considerandosi un fortunato per aver strappato un anno e mezzo di vita al suo male, parlando di sé come al passato e come guardando la sua vicenda a distanza, a mente fredda, quasi con gioia pur sapendo che presto sarebbe tutto finito. Intanto era riuscito a vivere, a viaggiare, a incontrare gli amici e le persone care,  a conoscere altre cose, a togliersi curiosità e desideri profondi.

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Visita del Ministro Francesco Profumo all’Università di Sassari.

Intervento del Rettore prof. Attilio Mastino
Visita del Ministro Francesco Profumo all’Università di Sassari
Sassari, 15 aprile 2013

Signor Ministro,

l’accogliamo con emozione e simpatia in questa aula magna, a pochi mesi dalla conclusione delle celebrazioni per i 450 anni dalla nascita del Collegio Gesuitico che si sono svolte tra l’altro con la visita del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e del Presidente della Camera allora in carica Gianfranco Fini.

Ai sentimenti della comunità accademica si unisce la mia personale gratitudine per il sostegno ricevuto a fine anno, in un momento difficile del mio mandato, quando le prospettai per le vie brevi la fatica quotidiana di un rettore impegnato in una politica di sviluppo e di modernizzazione del proprio Ateneo ma condizionato dalla drastica riduzione delle risorse. Grazie al Conservatorio per averci aiutato ad organizzare questo incontro.

Ci legavano, del resto, cordiali rapporti sviluppatisi nella Conferenza dei Rettori e rinsaldatisi in più occasioni già a partire dalla sensibile e proficua collaborazione assicurataci con la partecipazione del Politecnico di Torino al nostro incontro sulle energie rinnovabili di due anni fa, proposte dal Prof. Giuseppe Menga che penso Le sia caro.

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Stimoli e delusioni nel post-Concilio. Facoltà Teologica della Sardegna.

Stimoli e delusioni nel post-Concilio
Facoltà Teologica della Sardegna
Intervento del prof. Attilio Mastino
Sassari, 12 aprile 2013

Cari amici,

cinquanta anni fa, l’11 ottobre 1962 all’immediata vigilia della crisi per i missili sovietici a Cuba, con il discorso Gaudet Mater Ecclesia Giovanni XXIII apriva a Roma il XXI Concilio Ecumenico, il Vaticano II, l’evento più notevole della chiesa del secolo scorso, quasi un vessillo innalzato tra le nazioni, un evento di profezia e di resurrezione: il Papa chiedeva che la Chiesa  riprendesse a parlare con il mondo, anziché arroccarsi su posizioni difensive e interpretasse positivamente i “segni dei tempi”, riprendendo la polemica di Cristo con Farisei e Sadducei riferita da Matteo 16,3: <<Quando si fa sera, voi dite: “Bel tempo, perché il cielo rosseggia!” e la mattina dite: “Oggi tempesta, perché il cielo rosseggia cupo!” L’aspetto del cielo lo sapete dunque discernere, e i segni dei tempi non riuscite a discernerli?>>. Nella stessa serata, forse ispirandosi proprio al vangelo di Matteo, Giovanni XXIII improvvisava quel discorso della luna che ci è rimasto nel cuore e che rende bene l’offerta di amore al mondo che stava dietro la convocazione del Concilio.

Temi che Paolo VI nel suo primo radiomessaggio del 22 giugno 1963 avrebbe poi interpretato a suo modo, ponendo tra i principali obiettivi del Concilio il rinnovamento della chiesa cattolica e il dialogo della Chiesa con il mondo contemporaneo. Pochi mesi dopo, il 22 novembre successivo sarebbe stato ucciso a Dallas il Presidente Kennedy.

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Convegno Sardegna e Tunisia: un patrimonio comune verso uno sviluppo condiviso.

Attilio Mastino
Le relazioni storiche della Sardegna con la Tunisia
Convegno Sardegna e Tunisia: un patrimonio comune verso uno sviluppo condiviso
Cagliari, 12 aprile 2013

La riflessione  sulle relazioni storiche tra Africa e Sardegna in età antica in questi ultimi trenta anni è stata quanto mai estesa e ricca di risultati: i convegni internazionali di studi su «L’Africa Romana», promossi annualmente a partire dal 1983 dal Centro di studi interdisciplinari sulle province romane dell’Università di Sassari anche a Tunisi, Cartagine, Djerba e Tozeur, hanno consentito di mettere a confronto le esperienze di archeologi, storici, epigrafisti, al fine di individuare gli apporti regionali e nazionali al complesso fenomeno della romanizzazione e insieme di mettere a fuoco le relazioni tra le diverse province mediterranee. Abbiamo affrontato il rapporto tra centro e periferia per valorizzare gli apporti specifici delle diverse province, per indicare, sul piano culturale, artistico, religioso, linguistico, le articolazioni locali ed il contributo delle singole aree.

Andando oltre la storia di Roma, che privilegia una concezione unitaria, abbiamo affrontato il tema delle persistenze indigene e del contributo che le differenti realtà nazionali e locali hanno dato al processo di romanizzazione. In questo senso lo studio della storia delle provincie africane può diventare un indispensabile complemento della Storia Romana tradizionale vista esclusivamente sotto il profilo istituzionale ed organizzativo ed intesa come ricostruzione di quella corrente che provocò un processo di livellamento che introdusse anche sul piano culturale e sociale unitari elementi romani.

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