Intervento del Rettore dell’Università di Sassari a Vic, in Catalogna.

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Intervento del Rettore dell’Università di Sassari a Vic, in Catalogna
per il Consell General delle 21 università catalane raggruppate nella Xarxa Vives d’Universitats
Campus Torre de Frares, Sala Segimon Serrallonga, 13 luglio 2012

Il Rettore dell’Università di Sassari Attilio Mastino è stato a Vic in Catalogna il 13 luglio 2012 per il Consell General delle 21 università catalane raggruppate nella Xarxa Vives d’Universitats.

Nell’occasione ha firmato con il collega Carlos Pérez del Valle, Rettore dell’Universitat Abat Oliba di Barcellona un accodo di cooperazione accademica sul piano linguistico, umanistico e sociale con il Dipartimento di scienze umanistiche, promosso dal prof. Gavino Mariotti. Nell’occasione ha partecipato nell’Aula Magna (Scientiae patriaeque impendere vitam) all’Atto conclusivo dei corsi 2011-12 di tutte le Università della rete, che ha avuto come momento culminante la laudatio di Maria Antonia Canals i Tolosa (con intervento di Anna Maria Geli de Ciurana, rectora de la Universitat de Girona) e di Eliseu Climent i Corberà (con intervento dell’on.le Jordi Pujol i Soley ex Presidente della Generalitat). Alcuni rettori catalani parteciperanno a Sassari il 5 novembre all’inaugurazione dell’anno accademico 451° dell’Università di Sassari,

Caro Rettore Jordi Montaňa, Benvolguts amics,

la presència de la Universitat de Sàsser a aquesta reunió del Consell General de la Xarxa Vives d’Universitats vol expressar el fortíssim interès del meu Ateneu per trobar formes de col·laboració internacional amb una àrea, la catalana cap a la qual mirem amb simpatia, no només per un passat comú sinó també sobretot per una concreta perspectiva de desenvolupament futur.

En el meu programa, presentat amb motiu de la campanya electoral per l’elecció del nou Rector de la Universitat de Sàsser, vaig posar en relleu abans de tot un aspecte geogràfic, precisament en el moment en què s’engega l’Àrea mediterrània de lliure canvi, i es reforcen ensems els lligams amb Còrsega i les Balears, amb tota l’ àrea llatina, amb Europa i amb l’Africa del Nord.

La perspectiva d’una col·laboració de proximitat ha de ser la premissa de la Universitat de Sàsser per a una política cultural internacional que representi una fase de forta modernització i desenvolupament.

En aquesta política d’internacionalització els lligams i les relacions amb Catalunya ocupen un lloc de relleu. Per l’esdevenidor és el meu propòsit clar i  determinat  reforçar les relacions culturals amb els Països Catalans, unes relacions que considero com a característica identificativa de la Universitat de Sàsser.

En l’àmbit dels convenis existents, aprofito l’avinentesa per proposar un intercanvi entre Sàsser i qualsevol de les Universitats catalanes associades.

A més m’agrada recordar que Sàsser en la Xarxa Vives de les Universitats catalanes treballarà al costat de l’Institut de Recerques en Ciències Socials de la Universitat de Perpinyà.

Com vosaltres sabeu a Sàsser ja existeix una càtedra de llengua i literatura catalanes que compta amb un lector. És meva intenció també potenciar l’ensenyament  de la llengua catalana, tal com volem rellançar el de les llengües estrangeres.

Abans de continuar la meva intervenció en italià  vull donar-vos les gràcies per l’atenció  encara en la vostra llengua.

Il mio intervento ora continuerà in italiano, lasciando la vostra bella lingua catalana.

L’Università di Sassari celebra i suoi 450 anni di storia: dopo lo studio generale creato dai Gesuiti nell’età di Carlo V e di Filippo II, l’Università di Sassari fu costituita ufficialmente il 9 febbraio 1617 da Filippo III con le Facoltà di Arti, di Teologia, più tardi di Diritto e di Medicina. Le origini iberiche dell’Ateneo sardo si riflettono nella storia, nell’evoluzione e nelle strutture edilizie di un’istituzione che oggi conta 13 dipartimenti, compreso il Dipartimento di Archuitettura, Design e Urbanistica, nato 10 anni fa come Facoltà di Architettura mediterranea e decentrata nella splendida cornice delle fortificazioni medioevali della città catalana di L’Algué: una città che aderisce alla rete delle città storiche del mediterraneo. Voglio ricordare alcune iniziative internazionali in corso a

L’Alghé, come il corso di laurea magistrale biennale ed il master europeo in Pianificazione e politiche per l’ambiente realizzato congiuntamente con l’Università IUAV di Venezia, con l’Universidade Tecnica de Lisboa, con l’Universitat de Girona e con l’Universitat Autonoma de Barcelona.

Con i suoi 15000 studenti, i suoi circa 700 professori e ricercatori, i suoi 600 tecnici e amministrativi, l’Università di Sassari aspira ad essere riconosciuta ome una antica università europea, proiettata sempre di più in una dimensione internazionale: nell’ultimo anno abbiamo accolto oltre 100 visiting professor, aprendo il nostro Ateneo al mondo a partire dall’area catalana. Ma voglio ricordare l’esistenza di un insegnamento di catalano nel nostro Dipartimento di Scienze umanistiche, la presenza di un lettore di madre lingua collaboratore esperto linguista catalano. In futuro è mio fermo proposito rafforzare questi aspetti culturali catalani che considero una delle caratteristiche identificative dell’Università di Sassari. Nell’ambito degli accordi esistenti, colgo l’occasione per proporre un interscambio reciproco di professori con il programma regionale di visiting professors tra Sassari e ciascuna delle Università catalane associate. Consentitemi di ricordare il ruolo svolto in passato in Sardegna dal mio amico Jordi Carbonell i de Ballester che conobbi a Cagliari nel 1972 dopo la sua espulsione per motivi politici dalla Spagna franchista: una figura di filologo, di studioso, di intellettuale e di politico che amiamo e che so ha svolto in passato ruoli importanti per la Universitat catalana d’estiu e come Presidente dell’Esquerra Repubblicana de Catalunya.

Sono però oggi qui a Vic per dire che consideriamo un poco questa anche come la nostra casa; l’Università di Sassari sosterrà in futuro la rete delle Università catalane e si metterà al fianco dell’Institut d’Estudis Catalans, dell’Institut Català de Recerques en Ciènces Socials e dell’Università di Perpignan per allargare forme di collaborazione e di interscambio, in particolare in campo linguistico per la difesa del catalano di Alghero in accordo con la Ramon Llull. Ricordo gli studi di Andreu Bosch sul catalano di L’Algué. Io stesso ho partecipato ad alcune edizioni dell’Universitat Catalana d’Estiu a Prada su invito dell’on.le Carlo Sechi, mentre cresce in modo esponenziale la mobilità ERASMUS con la penisola iberica. Il Prorettore Laura Manca ha partecipato a numerosi incontri della Xarxa Vives d’Universitats. In particolare a Ignasi Casadesuss i Olucha Segretario della Xarxa, al Vice Presidente Joan Viňas i Salas e all’ex Presidente Antoni Girò Roca (Rettore della Politecnica) mi lega da tempo un’affettuosa amicizia.

Colgo l’occasione per invitare i colleghi Rettori delle 21 Università a Sassari per la cerimonia di inaugurazione del 451 anno accademico il prossimo 5 novembre. Sarà previsto un intervento del prof. Marc Mayer dell’Università di Barcelona, consigliere di amministrazione dell’Università di Sassari, sul tema: Il mondo catalano e la Sardegna.